SE|ES

“Non essere nata animale è una mia segreta nostalgia.” Clarice Lispector

Regia: Angela Babuin & Francesco Callegaro

Danza: Angela Babuin

Assistente: Catalina Briski

Musica: Paolo Spaccamonti feat Arbeit, Beauchamp, Moro

Immagini, video: Marco Lovisatti

Voce: Karina Antonelli

Creazione sonora: Javier Bustos

Luci: Marco Melchior

Costume e cappello: Pasquale Napolitano

Realizzazione costume: Maria Angela Cerruti

SE|ES è una creazione, frutto della collaborazione tra la danzatrice-coreografa Angela Babuin, l’artista visivo Marco Lovisatti, il chitarrista Paolo Spaccamonti, l’attrice Karina Antonelli e il sound designer Javier Bustos, diretti dal drammaturgo Francesco Callegaro a partire da un’interpretazione di Agua Viva di Clarice Lispector. In una deriva di significato fatta di risonanze oscure e sovrapposizioni inaspettate tra danza e pittura, parole e musica, lo spettacolo intende portare lo spettatore all’esperienza limite, intima e straziante di una donna che vuole sovvertire il genere e perforare l’umano, per scavare il luogo della propria libertà animale, dove germoglia “l’oscuro erotismo della vita piena”.

Foto: Seba Romero e Paola Evelina

Incarnando le parole che fluttuano nello spazio, affiorando da un’invisibile interiorità, la danza cerca di accompagnare lo spettatore in un viaggio verso il silenzio. Il processo di creazione del movimento si radica ed emerge da un universo visivo e simbolico: è una danza delle viscere, concreta e incontrollata, piena di contraddizioni e vibrazioni elettriche. Abbracciando il movimento frammentato del suo impossibile tentativo di dire l’indicibile, aspira a svelare il reale che sta oltre i limiti del significato: diventa l’altare di una preghiera organica che ci conduce alle viscere palpitanti da cui proveniamo, dove l’io si trasforma in “it”, nell’impersonale, in dio, nella morte.

 

Lo spettacolo utilizza una scena simbolica purificata: un quadrato bianco che rappresenta il foglio del possibile, in cui tutto può ancora essere scritto e disegnato. Il testo di C. Lispector diventa lo scenario ideale per la costruzione di un quadro in movimento tra la luce e la realtà sognante di una donna abbandonata alla solitudine del suo quotidiano e uno spazio oscuro e denso dove fioriscono piante selvatiche e animali informi di una sessualità primaria.

Foto: Paola Evelina

PRODUZIONE: CADMIUM Compagnie

CON IL SOSTEGNO DI: DEOS/Giovanni Di Cicco, TheWorkRoom – Fattoria Vittadini, Scuole Civiche Milano, Galpón de Guevara

Questo spettacolo ha ricevuto l’appoggio di PRODANZA 2020

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